Gran Loggia Regolare d’Italia

La Gran Loggia Regolare degli Antichi, Liberi e Accettati Muratori d’Italia (GLRI) è un ordine ed una giurisdizione massonica fondata il 17 aprile 1993 a Roma da Logge che seguirono l’allora Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Giuliano Di Bernardo, che, in occasione dell’inchiesta Cordova, decise di uscire dal GOI. La GLRI è l’unica Obbedienza massonica italiana riconoscita dalla UGLE (Gran Loggia Unita d’Inghilterra), Gran Loggia “Madre del Mondo”, dalla quale sono gemmate, direttamente od indirettamente, tutte le Logge di tipo inglese della Massoneria mondiale.

Vi aderiscono circa 3.600 persone, distribuite in oltre 220 logge sparse su tutto il territorio nazionale ed in 5 logge distrettuali in Libano.

Attualmente tutte le Logge della Gran Loggia Regolare d’Italia adottano il Rituale Emulation; inoltre, la GLRI ha costituito, fin dal giorno della sua fondazione, il Supremo Gran Capitolo dell’Arco Reale, che governa in Italia l’Ordine del Sacro Arco Reale di Gerusalemme, composto attualmente da 23 Capitoli

 

Principî costitutivi

La Gran Loggia Regolare d’Italia è l’unica, indipendente, indivisa, responsabile, autonoma e sovrana autorità, su tutto il territorio della Repubblica Italiana, per il governo dei Gradi della Pura ed Antica Massoneria Universale, di seguito elencati:

  • 1° Grado di Apprendista Ammesso;
  • 2° Grado di Compagno di Mestiere;
  • 3° Grado di Maestro Muratore, compreso il suo completamento denominato “Supremo Ordine del Sacro Arco Reale”.

La Gran Loggia Regolare d’Italia, in conformità con la Tradizione massonica regolare, non considera e riconosce nessun grado, di conoscenza massonica, oltre a quelli sopra indicati; inoltre, la GLRI ha recepito il Libro della Costituzione e dei Regolamenti della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, assumendolo, integralmente, quali sue Carte Costitutive.

 

Il Gran Magistero

  • 1993-2001 Giuliano Di Bernardo
  • dal 2001 Fabio Venzi

Attualmente il Gran Maestro in carica è il sociologo dott. Fabio Venzi, nato a Roma nel 1961, che è stato recentemente riconfermato (dicembre 2007) alla guida della GLRI per i prossimi 6 anni.

Riconoscimenti massonici dell’attuale Gran Maestro

  • Past-Grand Master Sovrana Gran Loggia di Malta
  • Past Grand Master Grande Oriente di San Paulo
  • Diploma di Onore al Merito del Grande Oriente di San Paulo
  • Membro Onorario della Gran Loggia dello Stato d’Israele
  • Order of Merit Masonic della Gran Loggia dello Stato d’Israele
  • Onorary Member del Supremo Consiglio dell’Ordine de Molay del Brasile
  • Gold Star del Grande Oriente del Brasile
  • Stella di Distinzione Massonica del Grande Oriente del Brasile
  • Titolo di Benemerito del Grande Oriente del Brasile
  • Medaglia al Merito Montezuma del Supremo Consiglio del Brasile del Rito Scozzese Antico e Accettato
  • Medaglia al Merito Massonico della Gran Loggia di Estonia
  • Membro dell’Ordine Reale di Scozia

 

Note

La Gran Loggia Regolare d’Italia è stata costituita ai sensi delle vigenti Leggi della Repubblica Italiana sulle associazioni non riconosciute. Essa, si caratterizza per l’assoluto rispetto dei principî contenuti negli antichi Landmarks, costumi ed usi dell’ordine libero muratorio, tra i quali vi è il divieto di affrontare questioni inerenti la politica e la religione. Lo sforzo della GLRI nel seguire la tradizione libero muratoria anglosassone e le sue regole trova conferma nel “Rapporto Italia 2004” dell’Istituto Studi Eurispes, che fotografa lo stato socio-economico e politico del Paese, il quale apre la sezione dedicata alla Gran Loggia Regolare d’Italia con il seguente titolo: “La GLRI, la massoneria politicamente corretta”.

Gran Loggia Regolare d’Italiaultima modifica: 2009-12-06T12:00:00+01:00da giovannisantoro
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Un pensiero su “Gran Loggia Regolare d’Italia

  1. sono contento che in Italia vi sia la GLRI………….che adottano il rituale EMULATION…….ed è riconosciuta dall’ UGLE………..importante è il Silenzio dell’Apprendista-Il silenzio come segretezza-Il silenzio come riservatezza-Il silenzio come solennità- Il silenzio come rispetto.-

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