Il Principe del Real Segreto

* di Franco Cenni

articolo tratto da: © copyright by Esonet.it

Storia del XXXII grado del Rito Scozzese Antico e Accettato

Presentazione

Questo lavoro è fondato sul secondo Manoscritto Francken. Il titolo generale del Manoscritto, in francese, è Rito di Perfezione.

Si comprenderanno facilmente le molteplici difficoltà che si sono dovute affrontare; Francken è olandese e scrive in inglese l’opera che viene quasi subito tradotta in francese, ed a nostra volta più di due secoli dopo, ri-tradotta in italiano. Non vanno, nello specifico, dimenticate le difficoltà incontrate nella traduzione di parole ormai desuete, che hanno ulteriormente complicato il lavoro. Questo tragitto ha molto probabilmente fatto perdere al manoscritto la pienezza e la precisione della sua veste iniziale e non ha sempre potuto offrirci un documento pienamente comprensibile. Le pagine che seguono contengono considerazioni personali, frutto della ricerca e del tentativo di approfondire i significati ed i messaggi che il Francken Manuscript, sia pure nella limitatezza di una traduzione volutamente fedele del testo francese, ha comportato. Per completezza, devo segnalare che il confronto con altri testi che sono stati consultati ha cercato di mettere, se possibile, un po’ d’ordine nell’ammasso di documentazioni e indicazioni talvolta in contrasto le une con le altre.

Che cos’è il Rito di Perfezione? Da dove ha origine? Qual è il suo posto nel corpo Massonico, chi ne furono i creatori? È ancora valido? Chi era dunque Henry Andrew Francken? Queste sono alcune delle domande che ci siamo posti affrontando questo lavoro. In breve, ci si è subito resi conto che l’ampiezza degli studi storici che potrebbero permettere di rispondere, oltrepasserebbe le dimensioni normali di una semplice introduzione ai documenti contenuti nel Manoscritto del 1783.

 

Nel Rito Scozzese

Grado

Nel Francken Manuscript

Massoneria Azzurra

I-II-III

Massoneria Azzurra

Maestro segreto

IV

Stesso

Maestro perfetto

V

Stesso

Segretario intimo

VI

Stesso o Maestro Perfetto per Curiosità

Prevosto e giudice

VII

Stesso o Maestro Irlandese

Intendente degli edifici

VIII

Stesso o M. in Israele o M. dei tre I.

Cavaliere eletto dei nove

IX

Stesso

Illustre eletto dei quindici

X

Stesso

Sublime cavaliere eletto

XI

Stesso

Gran maestro architetto

XII

Stesso

Cavaliere dell’arco reale

XIII

Stesso

Grande Eletto della volta sacra o G.e.perf. e sublime massone

XIV

Grande Eletto Perfetto e Sublime Massone

Cavaliere d’oriente o Cavaliere della spada

XV

Stesso

Principe di Gerusalemme

XVI

Stesso

Cav. D’oriente e d’occidente

XVII

Stesso

Principe Rosa+Croce o Cavaliere dell’aquila e del pellicano

XVIII

Stesso

Gran pontefice della Gerusalemme celeste o Sublime scozzese

XIX

Sublime Massone Scozzese o Grande Pontefice

Ven. Gran maestro a vita

XX

Stesso o Sovrano Principe Massone

Noachita oCavaliere prussiano

XXI

Stesso

Cavaliere dell’ascia reale

XXII

Stesso o Gran Patriarca o Principe del Libano

Capo del tabernacolo

XXIII

Cavaliere del Sole o Cavaliere dell’Aquila

Principe del tabernacolo

XXIV

Cavaliere Kadosh o Cav. dell’Aquila Bianca e Nera

Cav. Del serpente di bronzo

XXV

Principe del Real Segreto o Cavaliere di S. Andrea

Principe di grazia o Scozzese trinitario

XXVI

NN

Gran commendatore del Tempio

XXVII

NN

Cavaliere del sole o Principe adepto

XXVIII

Vedi 23° grado del Francken Manuscript

Grande scozzese di s. Andrea

XXIX

NN

Cavaliere kadosh o Cav. Dell’aquila bianca e nera

XXX

Vedi 24° grado del Francken Manuscript

Grande ispettore Commendatore inquisitore

XXXI

NN

Sublime principe del Real segreto

XXXII

Vedi 25° grado del Francken Manuscript

Sovrano Grande ispettore generale

XXXIII

NN

Possiamo parlare di Rito di Perfezione? Questa in qualche modo è la domanda preliminare. Se si ammette che un rito è un insieme di forme che bisogna rispettare nei lavori e durante le cerimonie massoniche, allora, certamente ciò sembrerà possibile. Ma le cose non sono così semplici. Secondo una pertinente osservazione di Alain Bernheim, le parole “Rito di Perfezione” non si trovano in alcun documento autentico anteriore al 1770 e Etienne Morin, il cui ruolo è in questo caso fondamentale, parlava di Ordine del Real Segreto.

Infatti, l’impiego della parola Rito in Massoneria è relativamente recente. In Inghilterra, apparve con lo scisma degli Antients (antichi). In Francia, è stato spesso sviato il suo senso specialmente da Ragon, per ragioni probabilmente polemiche. È chiaro che, per il periodo che ci interessa, vale a dire i primi settantacinque anni del XVIII secolo, i Liberi Muratori dell’epoca parlavano piuttosto di Ordine. Avevano una buona ragione: per loro esisteva una Libera Massoneria, ma vi distinguevano una Massoneria Azzurra, formata dai primi tre Gradi, una Massoneria di Perfezione che comprendeva dopo il 1740 circa, dei Gradi Scozzesi di ispirazione salomonica, e, per ciò che ci concerne più specificatamente, una Massoneria Rinnovata che includeva dei Gradi considerati come superiori a quelli dell’Antica Maestranza, coronata, questa, dal Grande Eletto Perfetto e Sublime Massone [1].

Bisogna anche notare che, nella maggior parte dei casi prima del 1760 e anche dopo, i Gradi detti Scozzesi non erano strutturalmente gerarchizzati. Si potrebbero trovare numerosi esempi di critiche indirizzate da certi gruppi massonici a “quelli che conferiscono dei Gradi senza rispettarne l’ordine”. Anche nei testi che seguono noteremo che questa classificazione dei Gradi non è sempre perfettamente rispettata. Così il postulante nel XIX Grado, Sublime Massone Scozzese, si presentava rivestito dei suoi ornamenti del XVII, Cavaliere d’Oriente e d’Occidente.

Così, “È indispensabile d’essere stato preliminarmente iniziato al Grado di Cavaliere dell’Aquila Bianca” cioè al XVIII Grado, Cavaliere Rosa + Croce, per essere ammesso al XXI Grado di Cavaliere Prussiano.

Questo è, almeno, ciò che indicano i rituali come li ha tradotti Francken, preoccupandosi di rispettare l’originale. Ma il Processo verbale di Costituzione di un Gran Capitolo di Principi del Real Segreto, presentato più tardi, è molto più esplicito:

«L’Arte Reale o la Società dei Massoni Liberi e Accettati si divide in venticinque Gradi conosciuti e approvati. Tutti questi Gradi si dividono in sette Classi, per le quali bisogna passare, senza alcuna eccezione, osservando esattamente i tempi che intercorrono tra un Grado e l’altro, e questi sono indicati da numeri misteriosi.»

Abbiamo lì la vera definizione di un Rito che numerosi autori, come Paul Naudon, chiamano Rito di Perfezione, ma che i suoi principali adepti definiscono semplicemente Arte Reale. Inoltre, altri documenti amministrativi, che vengono esibiti in chiusura del manoscritto, mostrano l’esistenza di una vera Potenza Massonica organizzata secondo una rigorosa gerarchia.

La denominazione di “Ordine del Real Segreto” che ha l’approvazione di Alain Bernheim è senza alcun dubbio la migliore…Tuttavia, ed anche se è inesatto, è prevalso l’uso di fissare il sistema in venticinque Gradi all’origine del Rito Scozzese Antico e Accettato con il nome di Rito di Perfezionamento. Inoltre, Francken, autore del manoscritto sul quale abbiamo lavorato, lo ha deliberatamente intitolato Rito di Perfezione [2].

 

Le Origini Francesi

Una Libera Massoneria è nata in Inghilterra quando nel 1717 quattro Logge londinesi si unirono in una Grande Loggia. Questo è un fatto storico incontestabile. In seguito, delle Massonerie si sono sviluppate nel continente e particolarmente in Francia. Anche questo è un fatto storicamente incontestabile.

Ma bisogna anche considerare una estrema diversità dei Riti e, anche se si afferma il principio di unicità della Massoneria, bisogna riconoscerne le indiscutibili differenze.

A partire dal ceppo operativo si sono sviluppati due tronchi essenziali, il primo che diremo Simbolico, dotato di un Rito in tre Gradi, il secondo che chiameremo Scozzese, che comporta oltre i primi tre, un insieme di Alti Gradi.

Il numero dei Gradi non costituisce la sola differenza. Dalla sua origine operativa, la Massoneria ha ereditato due volontà distinte. Una è di preoccuparsi degli uomini e della società, ciò che conduce a quello che chiameremo Ordine di Società, di essenza filantropica e progressista. L’altro è di natura spirituale e ricerca l’Iniziazione Reale. Si parla allora di un Ordine Iniziatico e Tradizionale. Tutte le Massonerie esistenti partecipano più o meno sia all’Ordine di Società che all’Ordine Iniziatico.

 

I Rituali lasciati dagli Operativi

Si parla sovente di Scozzesismo, raggruppante sotto questo titolo i differenti sistemi Scozzesi, come se all’origine ci fosse stata una certa unità. Niente di più falso! Certamente esiste una convergenza tra gli Scozzesismi francesi. Difatti in luoghi diversi si sono sviluppati dei Gradi di cui alcuni sono convergenti ed altri totalmente eterogenei. Conviene,dunque, ritornare alla sorgente. Quando nel 1717 le quattro Logge Londinesi fondano attraverso una vera rivoluzione, a livello dell’essenza dell’Ordine, la Grande Loggia di Londra, la Massoneria operativa inglese non riconosceva che due Gradi. Peccato che questi Gradi presentavano disagi maggiori per gli speculativi: il nuovo Apprendista, prima di essere registrato [3], doveva fare una visita medica con il medico legato alla Loggia, che verificava la sua idoneità all’Arte. Per gli operativi, l’idoneità al Mestiere [4] è per esempio la capacità di portare dei pesi… Per gli speculativi, è molto più importante avere una cultura d’uomo onesto, vale a dire sapere il latino, un po’di greco e, perché no? Di ebraico…..L’Apprendista registrato rimaneva tale per sette lunghi anni, inizialmente. Non aveva il diritto di votare e soprattutto, come ai giorni nostri, di parlare. Questo doveva essere davvero insopportabile agli speculativi, venuti in Loggia sopratutto per confrontare le loro idee più liberamente che nel mondo profano.

Il Compagno di Mestiere, lui, aveva la totalità dei diritti e segnatamente quello di diventare maestro di loggia. Ma egli è più istruito nell’arte di costruire che nell’Arte Reale. Se deve essere un Ordine iniziatico, deve avere tassativamente non solo una leggenda di base, come si trova nei manoscritti degli “Old Charges“, ma soprattutto una leggenda iniziatica. E quest’ultima deve essere comunicata attraverso un cerimoniale che ne esalti la carica emozionale.

Una rivoluzione esistenziale doveva necessariamente accompagnare la trasformazione della essenza dell’Ordine.

Ciò non avvenne né rapidamente, né facilmente. Nel 1726, ebbe luogo per la prima volta, per quanto ne sappiamo, una elevazione al grado moderno di Maestro in una Loggia Scozzese di Dumbarton Kilwinning. Tra questa data e il 1738, il nuovo grado di maestro si diffuse lentamente nel corpo massonico.

Ma, in effetti, bisogna ben capire che questo nuovo grado di maestro presupponeva un cambiamento profondo dei due primi Gradi. L’Apprendista moderno ha ben poco a che vedere con l’Apprendista registrato. Le prove dell’iniziazione, destinate dianzi a verificare le attitudini fisiche del postulante, diventano simboliche e si indirizzano più allo spirito che al corpo. La durata dell’apprendistato diminuisce notevolmente e la Gran Loggia deve dire e ripetere che non si possono iniziare diversi Gradi nello stesso giorno… Il Compagno diviene un Grado di transizione, amputato verso il basso di quel po’che aveva d’intellettuale, e verso l’alto di ciò che conteneva d’iniziatico.

Si è discusso molto sul termine Scozzese. È ora perfettamente chiaro che nulla di Scozzese è venuto dalla Scozia! La spiegazione data da Lindsay, secondo la quale alcuni Francesi pensarono di dare ai Gradi una origine immemorabile così cara ai Liberi Massoni, affermando di averla ricevuta da un gentiluomo scozzese, non deve essere molto lontana dalla verità. «..notiamo semplicemente che da tutto ciò si evidenzia come questi Alti Gradi Scozzesi siano nati in Francia…»

 

La Massoneria Simbolica

In Inghilterra come sul Continente, tra il 1730 e il 1740 si forma dunque una Massoneria Simbolica organizzata in tre Gradi, di cui un aspetto importante e nuovo era la necessità di disporre di una Patente rilasciata da una Gran Loggia. Ora questa Patente non era data ad una Loggia ma ad un Fratello, il Maestro Venerabile, inamovibile, proprietario, in qualche modo, della Loggia stessa. Egli ammetteva chi voleva, fissava il luogo e l’ora delle Tornate e poteva anche, se decideva di cambiare residenza, portare la sua Loggia con sé.

Si capisce che la personalità del Maestro Venerabile sia stata essenziale per l’orientamento di una Loggia, che era, in ultima analisi, cosa sua. In alcune, e ciò fu soprattutto vero a Londra, a Parigi e in tutte le capitali, si orienteranno più particolarmente verso l’Ordine di Società. Nelle loro Logge si praticava fratellanza di buona lega, si banchettava, si cantava, si tramava sicuramente qualche intrigo di corte, si sosteneva lo Stuart o il Partito Orangista… In altre Logge, ed in particolare nella provincia francese, l’orientamento impresso dal Venerabile andava in senso completamente differente dall’Ordine Iniziatico.

 

I Gradi Aggiuntivi Inglesi

Finalmente, quando il cambiamento è compiuto, verso il 1738 viene promulgata la seconda edizione delle Costituzioni (dette) di Anderson che legalizza definitivamente il sistema moderno in tre Gradi, ma le cose non sono ancora così chiare come le vorrebbe la Gran Loggia di Londra. Alcuni, fedeli all’antico sistema, si separano da essa rimanendo, almeno nella lettera, degli operativi. Si rintracceranno dei sopravvissuti sino ai giorni nostri. Altri sono già avanti rispetto al movimento ed un Grado di maestro scozzese è già certificato dopo il 1730.

La scelta, indiscutibilmente inglese, della Leggenda d’Hiram in quanto leggenda iniziatica della Libera Massoneria portava necessariamente in sé i germi di uno sviluppo. Che cos’era successo prima dell’assassinio? Cos’è accaduto dopo? Dal momento che la morte costituiva il nocciolo del Grado di maestro, era naturale che altri Gradi fossero istituiti per mettere in scena ulteriori avvenimenti essenziali del dramma. Per questo o per collegare Hiram ad altre leggende tradizionali….Così, i discendenti di Caino, Enoch, Lamech, i figli Jabal, Jubal, Tubalkàin, sua figlia Tsila, indicati nella Genesi per essere le creature dell’educazione, della musica, della metallurgia e della tessitura [5] ma anche presenti nelle leggende di fondazione sono associati alla trasmissione del sapere in ciò che diventerà più tardi l’Arco Reale inglese. Dal 1743, questo Grado sarà certificato in Inghilterra (processione di Yonghall). Gli altri seguiranno rapidamente.

La graduazione finale dei Gradi Aggiuntivi Inglesi fu, verso il 1780, la seguente:

i tre gradi simbolici;

il grado di Venerabile;

i gradi dei Marchi Muratori (Mark masons) in due parti;

il grado di Eccellente e di Eccellentissimo;

l’Arco Reale;

i gradi templari;

il Nec Plus Ultra, di natura Rosa+Croce.

Anche se alcuni documenti fanno allusione, in Inghilterra, a dei Maestri Scozzesi del 1730,è evidente che ad eccezione dell’Arco Reale, i Gradi Aggiuntivi inglesi differiscono totalmente dagli Scozzesismi francesi. E, anche nel caso dell’Arco Reale, non può essere esclusa totalmente un’origine francese, essendo continentali i manoscritti più antichi. L’utilizzazione del qualificativo Scozzese, fonte di equivoci ulteriori, ha verosimilmente la stessa ragione di quella avanzata da Lindsay in ciò che concerne gli Scozzesismi francesi.

È quindi indiscutibile che la Massoneria inglese si sia estesa al di là della Massoneria Simbolica. Ma, malgrado i numerosi contatti che ci furono con il continente, l’evoluzione fu del tutto differente e di tutt’altro spirito. Concludendo, in nessuna maniera, i Gradi Aggiuntivi inglesi possono essere né l’equivalente né l’origine degli Alti Gradi francesi.

 

L’Antica Maestria

In Francia, le stesse cause produssero gli stessi effetti. È evidente che la dozzina di Logge fondate prima del 1738 praticavano, per la maggior parte, il sistema inglese primitivo in due Gradi, senza dubbio con le modifiche introdotte nel 1730 dalla Gran Loggia di Londra. Oltre ciò non si vede come avrebbe potuto essere diversamente; alcune tra loro, la “Saint-Thomas al Luigi d’argento” o l’ “Inglese” di Bordeaux per esempio, hanno ricevuto delle Costituzioni londinesi e, si può darlo per certo, le copie dei rituali utilizzati all’epoca. Inoltre, si sa che numerosi membri britannici lavoravano in queste Logge, a cominciare dal Gran Maestro, James Hector McLeane, gentiluomo scozzese eletto dai maestri di loggia di Parigi nel 1735. I Doveri imposti ai liberi massoni sono dunque un semplice adattamento delle Costituzioni del 1723.

La stessa dualità, caratteristica inevitabile delle epoche di transizione, si è manifestata in Francia. Certamente, dal 1740, apparvero dei gradi Scozzesi, ancora poco conosciuti e praticati, di cui non si sa se si tratti di un Grado unico o di una costellazione più o meno ordinata. Ma, dopo l’elezione di Luigi di Borbone, Conte di Clermont alla Gran Maestranza, nel 1743, la Gran Loggia promulga degli Statuti, i quali si riferiscono chiaramente ad un sistema in due Gradi, non essendo il Maestro di Loggia che il Presidente inamovibile di una Officina.

Ma, come ieri così al giorno d’oggi, Parigi non è la Francia. Le Logge che desideravano essere Scozzesi erano molto più numerose in provincia che a Parigi. A partire da una serie di centri più o meno autonomi, l’onda Scozzese dilaga. Quello che caratterizza una Loggia Scozzese sono due punti principali: la pratica dei Gradi situati oltre la Massoneria Simbolica; tutti i suoi Ufficiali, ivi compreso il Venerabile, sono assoggettati a elezioni annuali.

Mentre la Loggia ordinaria è proprietà del suo Venerabile, che la rappresenta solamente alla Gran Loggia, la Loggia Scozzese possiede una propria identità e il Maestro Venerabile non è che il delegato eletto per un anno dei Maestri della Loggia.

A partire da questa differenza essenziale ne scaturiranno delle altre. Le Logge ordinarie si riallacciano necessariamente a una Gran Loggia, assemblea dei Maestri di Loggia [6]; esse tendono ad una organizzazione sempre più centralizzata, sempre più obbedienziale, nella misura stessa in cui un Ordine di Società deve necessariamente, per agire, essere diretta e coordinata. Le Logge Scozzesi, invece, non hanno bisogno di un potere centrale forte. È loro sufficiente essere regolari, vale a dire ricevere le loro Costituzioni da una Loggia Madre che le trasmette regolarmente i rituali che essa utilizza.

Tra il 1740 e il 1750, in diversi luoghi spesso totalmente indipendenti, Bordeaux, Avignone, Marsiglia, Tolosa, Montpellier e, beninteso Parigi, appaiono, nella prosecuzione della leggenda di Hiram, tutto un insieme di Gradi che rispondono alle tre domande sollevate dalla morte dell’Architetto:

Chi dirigerà ora i lavori?

Come sarà vendicato il Maestro?

Chi porterà a termine i lavori del Tempio?

S’incontrano allora dei Gradi di Maestro Perfetto, Segreto, Irlandese, per Curiosità, ecc., dei Gradi di Eletti dei Nove, dei Quindici, di Perignan, dei Gradi d’Architetto, grande o piccolo…

Dei sistemi coerenti sono elaborati a Bordeaux prima del 1750, a Parigi un po’ più tardi. Quello che ci si domanda è che, sotto nomi diversi, dei Gradi elaborati sembrerebbe indipendentemente a Tolosa, Montpellier, Avignone, Bordeaux e Parigi, sono così profondamente simili che si prestano largamente a queste sintesi Scozzesi. Meriterebbe di essere intrapresa un’analisi più approfondita degli apporti dei differenti centri e soprattutto del ruolo della Rispettabile Loggia “Saint- Jean de Jerusalem” all’Oriente di Parigi,.

Le due sintesi più importanti furono elaborate a Bordeaux ed a Parigi. Parrebbe essere stato il Gran Consiglio, presieduto da Chaillon de Jonville, capo dei Gradi Eminenti e matrice della Rispettabile Loggia “Saint- Jean de Jerusalem”, ad elaborare la sintesi parigina. Si troveranno, peraltro, numerosissime allusioni a questo Gran Consiglio dei Principi di Gerusalemme, in tutti i rituali.

 

Oltre l’Antica Maestria

Verso il 1750 l’Antica Maestria, che si chiama anche Perfezione, è completa. Durante il decennio 1750 – 1760 appaiono dei nuovi Gradi, quali il Cavaliere d’Oriente e il Principe di Gerusalemme, i Rosa+Croce o il Cavaliere Prussiano.

Sembra che il Cavaliere d’Oriente e il Principe di Gerusalemme furono ideati per assicurare una certa direzione delle Logge Scozzesi, e che i titolari di questi gradi siano stati denominati Principi Massoni. Le altre, al contrario, sono delle trasposizioni simboliche totalmente differenti, fondate sulla leggenda della Torre di Babele, sul mito cristico, sull’Apocalisse di Giovanni o anche sul Levitico.

Quando Morin lascia la Francia, nel 1762, è in possesso, oltre alla sua famosa Patente, dei rituali dell’Antica Maestranza oltre che di quelli di Cavaliere d’Oriente e di Principe di Gerusalemme. Sicuramente possedeva degli altri Gradi o li otterrà a Santo Domingo, particolarmente dai Fratelli del Reggimento Foix.

Noi non studieremo qui di seguito gli avvenimenti che portarono Morin a lasciare Santo Domingo per Kingston, in Giamaica, nel 1765. I suoi ultimi anni, morirà nel novembre 1771, furono interamente consacrati alla Libera Massoneria, ed è allora che con Francken e quelli che, nel 1770, costituirono il primo Concistoro dei Principi del Real Segreto, Morin unificò l’Antica Maestranza ed alcuni altri Gradi in quello che noi chiamiamo oggi il Rito di Perfezione.

 

La Massoneria Rinnovata

Il Documento, e cioè la copia preparata da lui per David Small nel 1783 e ricopiata da Joseph Dunckerley nel 1794, ci mostra il Rito di Perfezione, nella sua forma ultimata. La copertina porta il seguente testo.

Rito di Perfezione

Contenente

le 7 classi dell’Antica e Moderna Massoneria

Leggi, Statuti e Regolamenti redatti da

Stephen Morin il 30. 4. 1770

i Rituali dal 4° al 25° Grado

come tradotti nel 1783 da

Henry Andrew Francken

Notiamo che questo titolo si riferisce alla data della creazione del Gran Capitolo dei Principi del Real Segreto di Kingston. Osserviamo anche che attribuisce a Etienne Morin un ruolo ambiguo: ha egli solamente trasmesso dei documenti di cui non era l’autore o li ha solamente divulgati? Se i fatti sono chiari per le Costituzioni per il governo di una Loggia di Perfezione, trasmessi esplicitamente a Morin da una autorità superiore, non è la stessa cosa per le Istruzioni complementari, non datate, né per le Leggi e Regolamenti per il governo di una Loggia di Perfezione, di cui il documento comprende due versioni, la seconda essendo riservata alla Loggia di Albany. Inoltre, l’Atto di Alleanza e il Giuramento per gli Israeliti possono essere stati redatti dopo il 1762.

La domanda che si pone è dunque di sapere di quali documenti, oltre alla sua Patente, Etienne Morin era portatore nel 1762 e quali documenti gli sono pervenuti nel 1763, «probabilmente non lo sapremo mai con assoluta certezza….»

Tuttavia, sembra possibile tentare alcune ipotesi. Nel 1761, il Gran Consiglio di Chaillon de Jonville praticava uno Scozzesismo in sedici Gradi, formati dai tre Gradi Simbolici, da undici Gradi dell’Antica Maestranza e dal Cavaliere d’Oriente, avendo al suo vertice il Principe di Gerusalemme. Notiamo che questo Principe di Gerusalemme non dev’essere considerato come un Grado a sé, ma come il “secondo punto” del Cavaliere d’Oriente, assegnato ai Capi dell’Ordine e al quale ci si riferiva parlando dei Principi Massoni. In un certo modo, bisogna considerarlo come il prototipo dei Gradi Amministrativi del futuro Rito Scozzese Antico ed Accettato.

Può essere ritenuto certo che Morin fosse in possesso di tutti questi rituali e che faceva parte di questa organizzazione. Il Gran Consiglio aveva contribuito all’elaborazione di una sintesi dei Gradi dell’Antica Massoneria, ed il suo Scozzesismo è divenuto Rito dopo la diffusione di testi che amministravano le Logge di Perfezione e, quindi le individuavano chiaramente in rapporto alle Logge Simboliche. Tale era il significato delle Costituzioni per il governo delle Logge di Perfezione del 1762.

Noi sappiamo, d’altronde, che Morin restò a lungo in contatto con Parigi, particolarmente con Chaillon de Joinville, al quale rendeva conto della sua missione. Sappiamo anche che i contatti tra Santo Domingo e la metropoli erano frequenti e che, ad esempio, il Reggimento di Foix soggiornò sull’isola dal 1760 al 1765.

Etienne Morin doveva certamente essere insignito di altri Gradi oltre quelli dell’Antica Maestria. Il fatto che questi Gradi, non ancora integrati, fossero conosciuti a Santo Domingo è confermato dal Manoscritto Baylot, studiato certamente da Paul Naudon. In questo manoscritto, oltre ai Gradi dell’Antica Maestria, ritroviamo i Gradi della Massoneria Rinnovata, con forme più o meno simili a quelle del Rito di Perfezione.

Possiamo dunque essere certi che Morin e Francken possedevano, dal 1763, l’insieme dei rituali necessari, ad eccezione, forse, di quello del Principe del Real Segreto.

Questo grado è stato oggetto di varie analisi da parte di Paul Naudon, uno dei massimi studiosi sull’origine del Rito di Perfezione. Egli presenta dei documenti, secondo i quali, questo Grado può essere stato composto prima del 1763, ma non è stato considerato, in Europa, come il Grado Supremo prima dell’inizio del XIX secolo e del ritorno in Europa del Fratello Hacquet [7]. Naudon tenendo conto della lettera del Conte di Clermont al marchese di Gages, Gran Maestro Provinciale dei Paesi Bassi austriaci, nel 1767, indicava che “tutto il sublime della Massoneria si componeva di quindici Gradi”, con al vertice i Rosa+Croce.

Egli cita ugualmente le lettere del Fratello Matheus, del 1770, che, dichiarando di aver avuto a che dire con la pretesa Loggia Scozzese dellaPerfetta Armonia“, all’Oriente di Cap-Français, afferma di avervi trovato: “un numero pressoché immenso di sedicenti Massoni, Grandi Scozzesi, Cavalieri d’Oriente, Principi di Gerusalemme, del Real Segreto…” [8] L’insieme di questi documenti prova l’esistenza del Principe del Real Segreto almeno da prima del 1768 e, avendo il reggimento di Foix lasciato Santo Domingo nel 1765, più verosimilmente da questa data.

A questo punto, è necessaria una precisazione. Se si considerano i due quaderni di Kadosh e di Principe del Real Segreto contenuti nel documento Francken, risulta chiaramente che quest’ultimo non è che il secondo punto del Kadosh templare. La situazione è pressoché identica a quella che abbiamo incontrata per la coppia Cavaliere d’Oriente – Principe di Gerusalemme.

Noi non sappiamo se il Rituale del Principe del Real Segreto, nel quale la rivelazione del Convegno fa le veci dell’iniziazione, sia stato composto in Europa, ad esempio, con ciò che restava del Gran Consiglio verso il 1763 – 64, o in Giamaica, secondo il piccolo gruppo che si ritrova nel Gran Capitolo del 1770 [9]. Ciò che ci sembra per contro sicuro, è che Francken, nella Costituzione che egli accorda all'” Ineffabile” di Albany, nel 1767, porta il titolo di Illustre Principe e Gran Commendatore del Real Segreto.

Allo stesso modo, non sappiamo dove e da chi sia stata stabilita l’organizzazione del Rito di Perfezione in sette Gradi. Ma è interessante citare qui il testo che precede il quaderno del XV Grado:

«La Massoneria Rinnovata o la Spada rettificata nelle Gran Logge di Prussia e di Francia, le Isole di Hispaniola e della Giamaica, la provincia di New York e più particolarmente Bordeaux, Marsiglia, Tolone, Cap-Francais, Cayes de Fond, Kingston (in Giamaica) e ad Albany nella provincia di New York, costituita dall’Illustrissimo Fratello Stephen Morin, Principe del Real Segreto, ecc., e risvegliata da H. A. Francken, Principe del Reale Segreto, Delegato Grande Ispettore Generale di tutte le Logge Superiori, Capitoli, ecc., per i due emisferi.»

Questo testo cita gli orienti di Cap-Francais, dove si riunì la “Perfetta Armonia” che tanto contrariò il Fratello Mathéus, e di Cayes de Fond, dove si riunì “La Concorde”, fondata da Morin nel 1757. A Kingston, dove risiedeva, Francken vi doveva aver costituito una Loggia di Perfezione, forse l’ “Ineffabile n.1”. Il testo è comunque, nella sua redazione iniziale, posteriore al 1767.

Notiamo inoltre la scelta dei termini costituita da Morin, e risvegliata da Francken. Queste parole non sono casuali. Devono riassumere ciò che è accaduto, tra il 1763 ed il 1783.

Ricapitoliamo dunque la situazione, ad esempio nel 1765 quando Morin si installò definitivamente a Kingston. Noi sappiamo che egli trascurerà completamente i suoi affari profani e si consacrerà unicamente alla Massoneria. Egli è allora in possesso del Rito come era stato definito dal Gran Consiglio, vale a dire i sedici Gradi gerarchici che vanno dall’Apprendista al Principe di Gerusalemme. È anche in possesso degli altri rituali, compreso quello di Kadosh templare. Morin dispone presumibilmente del Convento. Ma tutto questo non è affatto organizzato, resta anarchico. Non si sa molto bene chi sia superiore al Principe di Gerusalemme.

Si devono considerare i Cavalieri del Sole come i superiori ultimi oppure la coppia Kadosh templare – Principe del Real Segreto? Come devono susseguirsi i Gradi? Quale deve essere la posizione dei Rosa+Croce?

In fondo Morin, Francken e il piccolo gruppo che costituirono, ed al quale parteciparono verosimilmente William Adams, che sarà Delegato Ispettore nel 1769, William Wynter, che presiederà il Grande Capitolo del 1770, Gabriel Jones, John Pendergast, Edward Bower e Martin Matthias, che ne saranno membri, si troveranno nella stessa situazione del Gran Consiglio dopo il 1755: dovranno elaborare una sintesi e definire una gerarchia. È probabilmente questo gruppo che riunì Morin in occasione del Concistoro come quello che ebbe luogo nel 1769 per annunciare il cambiamento del titolo di Kadosh.

Secondo noi, porteranno a termine questo compito, tra il 1765 e il 1770. Ai Gradi dell’Esilio, del Cavaliere d’Oriente e del Principe di Gerusalemme, sovrapporranno i Gradi Giovannei, frapponendo intelligentemente il Cavaliere Rosa+Croce tra il Cavaliere d’Oriente e d’Occidente ed il Sublime Massone Scozzese. Metteranno in seguito tre Gradi d’ispirazione biblica ma di origini molto diverse, il Principe della Massoneria, il Cavaliere Prussiano ed il Cavaliere dell’Ascia Reale.

 

Struttura del Rito di Perfezione

Il Cavaliere del Sole va ad aggiustare i Gradi Razionalisti, ai quali si deve accordare una grande importanza filosofica, come sembra indicare il testamento di Francken.

Ma essi rispettano scrupolosamente la lettera dei rituali, senza effettuare questa messa in opera alla quale si impronta il Gran Consiglio. Non introdurranno gli elementi mancanti, che si aggiungeranno successivamente, a Parigi, negli anni 1780- 1790: Parole, marcia, età o toccamenti. Non inventeranno un Giuramento per i Rosa+Croce. Non correggeranno le incoerenze più evidenti. Tutt’al più insisteranno sulla superiorità del Principe del Real Segreto.

Questa volta, la Massoneria Rinnovata è ben costituita, sotto l’autorità di Etienne Morin. I legami con Parigi, si sono sciolti. Quelli con Berlino sono sempre stati ipotetici e Francken non ne perpetuerà la finzione oltre il 1770.

La data del 30 aprile 1770 può essere, dunque, legittimamente ritenuta come la data della nascita del Rito di Perfezione.

Ma se il Rito di Perfezione esiste, e se possiede anche un Centro di Archivi situato a Kingston [10], non vi sono, a questa data, più di quattro Logge di Perfezione… È veramente poco!

Il decesso di Morin, nel 1771, fu senza dubbio patito profondamente. È interessante notare che Francken, che aveva già istituito Samuel Stringer e Jeremiah van Renssaeler nel 1768 in qualità di suoi Delegati Ispettori per le colonie inglesi d’America, sembra inattivo fino al 1774. È allora che nomina tre Delegati Ispettori, tra cui l’energico Augustin Prevost. Saranno loro che divulgheranno il Rito di Perfezione nell’America del Nord. Nel 1783, quando copia il suo registro destinato a David Small, Francken aveva ben ragione di dire che egli aveva risvegliata la Massoneria Rinnovata.

Sarà senza dubbio difficile capire ora ciò che è accaduto tra il 1763 e il 1770. Quali furono i rispettivi ruoli di Morin e di Francken? Certo, la lettura del documento Francken induce a pensare che egli provava nei confronti di Morin, un profondo rispetto, una grande ammirazione e, senza dubbio, molto affetto. Ma non abbiamo la sensazione che Morin, negoziatore appassionato, un po’avventuriero, in una parola un pioniere, abbia avuto il gusto dell’organizzazione metodica. Al contrario, Francken, giurista di professione, aveva tutto il profilo di un organizzatore. Senza poterne portare la prova, noi pensiamo che alcuni documenti, come le Istruzioni complementari, sono state redatte da Francken.

 

L’attualità del Rito di Perfezione

Così, il Rito di Perfezione, per adottare i termini di Francken, si articola in due sotto-insiemi, l’Antica Maestranza e la Massoneria Rinnovata, costituita da Morin e organizzata, risvegliata, da Francken. Ma il Rito presuppone un minimo di strutture amministrative. Quelle che organizzò Francken sono estremamente elastiche e ben adattate alle condizioni dell’epoca.

Nel filone di ciò che furono le prime Logge Scozzesi degli anni 1740, non esiste qui in senso proprio un potere centrale di natura obbedienziale. Ogni Delegato Grande Ispettore ha il potere di cooptare i suoi aggiunti, che diventeranno poi i loro successori e loro pari. Essi crearono, con un atto sovrano, delle Logge di Perfezione, dei Consigli e dei Grandi Capitoli là dove stimarono di doverlo fare. Ogni nuova Officina riceve, oltre al Processo-verbale di Costituzione, una copia dei Rituali, che non possono in alcun caso essere modificati, ed un Regolamento, che potrà, eventualmente, essere emendato. Nei primi anni l’Officina necessita di un controllo diligente da parte del fondatore. Poi le briglie vengono allentate…

 

Confronto tra il XXV grado del F.M. ed il XXXII grado del R.S.A.A.

L’Accampamento templare

Affrontare il raffronto tra il 32° grado di Rito Scozzese ed il 25°grado del F.M. ha comportato un copioso elenco di possibili approfondimenti. Che ripropongo a cominciare dall’Accampamento Templare, a cui si ispira la Piramide iniziatica dello Scozzesismo considerata come un’Armata di Massoni nei diversi gradi, acquartierata in un vero e proprio Campo di militanza iniziatica, armonicamente e gerarchicamente organizzata. Nell’attesa del momento, sempre più vicino, in cui si maturerà il “tempo giusto” per la ri-costituzione del «Regno del Santo Impero», cioè del Regno della Verità, della Ragione, della Pace e della Giustizia.

Molto interessante e significativo è il ruolo esoterico che il Poli assegna alla leggenda informatrice del XXXII grado: « … L’umanità … è una manifestazione esistenziale e, come tale, soggetta alla cosmica legge dei cicli… Questo grande ciclo esistenziale è suddiviso in un certo numero di grandi cicli, ognuno a sua volta suddiviso in sottocicli e così via…Ogni ciclo, grande o piccolo che sia, si svolge attraverso quattro fasi in cui si caratterizza un processo di formazione, espansione, maturazione e decadimento…. Ogni ciclo vitale ha la funzione di esprimere i valori dei suoi principi informatori, che ne sono, in un certo senso, l’Anima. Nella prima fase questi valori si estrinsecano nella loro totale pienezza …»

Nelle fasi successive alla prima, la carica vitale tende man mano a smorzarsi, così che l’essenza informatrice riesce ad estrinsecarsi soltanto per tre quarti nella seconda fase, per metà nella terza e soltanto per un quarto nelle quarta ed ultima fase. Come si vede abbiamo una sequenza numerica di proporzioni che corrisponde alla tetractys pitagorica, espressione dell’equilibrio cosmico (4+3+2+1 = 10).

La leggenda del XXXII grado narra dunque della costituzione di un’Armata formata di Massoni di ogni grado, con lo scopo di impadronirsi di Gerusalemme e ricostruirvi il Tempio. È accampata in attesa del momento più propizio per sferrare l’attacco decisivo. Vi sono 15 corpi nell’Armata ed è previsto che compiano 5 concentrazioni successive nei porti di Napoli, Malta, Rodi, Cipro ed infine Jaffa, nella loro marcia di avvicinamento verso Gerusalemme. È evidente la presenza del Quinario, che rappresenta l’uomo. Queste cinque tappe di avvicinamento sono altrettanti “stati di avanzamento” della Coscienza dell’Umanità, che possiamo individuare, solo per fare un esempio, nell’affermazione che «ogni Governo trae la sua autorità dal popolo e soltanto dal popolo» (U.S.A. 1776), oppure nei principi di “Libertà, Fratellanza ed Uguaglianza”, figli della rivoluzione umanistica (1789), passi miliari di rinnovazione e rigenerazione della società umana. L’ultima tappa non è ancora stata compiuta e ciò avverrà quando l’Armata Massonica riuscirà, contrapponendo valori iniziatici a quelli profani e materiali, ad iniziare la ricostruzione del Tempio dell’Uomo. In riferimento al Quinario, vorrei richiamare l’attenzione sul fatto che questo grado è, a mio avviso, la sublimazione del grado di Compagno, alla sua più alta espressione. Infatti, riflettendo sugli ultimi tre gradi della Piramide Scozzese, possiamo fare le seguenti considerazioni:

31°, la cui riduzione, il numero 4, vela il Mistero della Forma (il Quaternario)
che sublima il livello di Apprendista Accettato;

32°, la cui riduzione, il numero 5, vela il Mistero dell’Uomo (il Pentalfa)
che sublima il livello di Compagno d’Arte;

33°, la cui riduzione, il numero 6, vela il Mistero dell’Iniziato
che sublima il grado di Maestro Libero Muratore.

Dunque quattro tappe di avvicinamento + una, come la batteria del grado (seppure in ordine inverso).

Passeremo ora ad analizzare l’Accampamento con le sue quindici Tende e Stendardi. Devo premettere che, in primis, emerge una basilare differenza tra il F.M. e l’attuale Campo così come viene effigiato nel Rituale del Sublime Concistoro. E non è una differenza di poco conto! Possiamo constatare che il Campo ha esattamente la stessa struttura sia nel F.M. che nel nostro. Ciò dimostra senza ombra di dubbio la validità del lavoro svolto nel ‘700, che è dunque stato riconosciuto ed adottato senza alcun tipo di modifica, salvo che le lettere che contraddistinguono le 15 postazioni si dispiegano in direzione opposta. Sarebbe molto importante riuscire a capirne le motivazioni. Essendomi posto il problema, posso solo proporre le verifiche che ho potuto fare sui testi in mio possesso senza avanzare ulteriori ipotesi, lasciando a chi legge la possibilità di fare le proprie riflessioni e deduzioni.

Su questo particolare il Porciatti cita semplicemente le lettere delle tende, ma trascura di riferire il senso orario o anti-orario (non figura il quadro del Campo). Il Poli riporta sul suo testo (Massoneria Iniziatica – La Via Scozzese), l’interpretazione originale del F.M. usando, come sempre, il medesimo schema del Campo. Anche il Farina propende per la lettura destrorsa delle iniziali. Rimangono la riflessione ed il dubbio iniziali. Sicuramente i nostri antichi Fratelli avevano optato per il senso sinistrorso per un qualche motivo ben preciso, ma rimane sempre questo interrogativo senza risposta, che ci viene dal nostro Rituale, e che nessuno dei succitati autori si è mai peritato di commentare o spiegare, salvo appunto il Poli: “… La lettura sequenziale delle lettere anzidette viene effettuata in senso sinistrorso, cioè nel sistema geocentrico, nel senso della rotazione del sole nella sua orbita rivolutiva annuale; ci troviamo infatti in un grado che ha un respiro cosmico, dato che si trova nell’ambito dei Misteri Maggiori, cioè in uno stadio iniziatico che travalica l’ambito strettamente terrestre. …”

Ciò nonostante, tutti concordano sulla lettura e sul significato della frase risultante: da «SALIX NONI TENGU» c’è accordo nell’anagrammare le tre Parole Sacre del grado in «LUX INEN(S) AGIT NOS», cioè «LA LUCE CHE È IN NOI CI GUIDA.»

Queste tre parole messe insieme formano le iniziali della Profezia, che in francese recita:

« Soutenons Aprésant L’Invincible Xerxès, Nous Offre Notre Imcomparable Sacré Trésor, Et Nous Gagnerons Victorieusement.» (Sosteniamo Ora L’Invincibile Serse, a Noi Offre il Nostro Incomparabile Sacro Tesoro, E Guadagneremo Vittoriosamente).

Che il Francken in inglese ha tradotto in: « Support Adversity, Lo Invencible Xerxes, Now Offered Near Incomparable Sacred Treasure Engaged, Now Gives Victory »

La copia anastatica pervenuta non consente confronti cromatici ma, posto che l’Accampamento è identico, il raffronto è assolutamente combaciante nella descrizione delle Tende e degli Stendardi. Ovviamente sono diversi gli occupanti delle Tende e delle postazioni nel pentagono, perché l’accostamento tra i due sistemi a 25 e 33 gradi non consente l’omogeneità.

Nell’Iniziazione al 32° grado, la raffigurazione dell’Accampamento mi è apparsa come un qualcosa di tridimensionale, molto somigliante ad una “torta” a strati sovrapposti. Questa curiosa visualizzazione, in seguito a verifiche, si è ovviamente tradotta in forme geometriche.

Molto significativo è stato, per me, trovarmi di fronte allo sviluppo geometrico del Campo, contenuto all’interno della Piramide Scozzese, come illustrato qui a fianco.

La prima riflessione porta alla “quadratura del cerchio”, sulla quale potremmo disquisire a lungo. La “torta” è una sovrapposizione di figure geometriche, tutte di valori dispari, che vanno dall’ennagono alla Tenda del Sovrano Gran Commendatore. 9+7+5+3+1 = 25 = 5²

Ma questo è anche il numero del Grado di Sublime Principe del Real Segreto nel F.M.
Ancora una volta torna il Quinario, così centrale in questo grado.

 

Conclusioni

Questo Grado, Sublime Principe del Real Segreto, corona il Rito di Perfezione. L’esame del quaderno fa apparire una differenza fondamentale con tutti i Gradi che l’hanno preceduto: sebbene contenga una descrizione minuziosa del Gran Capitolo e del suo Quadro di Loggia, il Campo dell’Incontro, se l’Apertura e la Chiusura, molto succinte invero, sono nondimeno definite, si noterà un impiego frequente del futuro e l’assenza di tutti i dettagli concernenti la cerimonia d’Iniziazione.

Secondo Thory [11], il consiglio degli Imperatori avrebbe fondato, nel 1759 a Bordeaux, un Consiglio dei Principi del Real Segreto.

Dalcho afferma che Etienne Morin era stato nominato Ispettore di tutte le Logge del Nuovo Mondo dal Gran Concistoro dei Principi del Real Segreto convocato a Parigi e presieduto dal Delegato del re di Prussia, Chaillon de Joinville.

Paul Nodon, che pubblica un manoscritto del 1768 [12] che più o meno presenta l’Adunata dei Principi del Real Segreto, non indica delle date precise per la composizione del rituale, ma sembra pensare che non può essere anteriore al 1765. Sottolinea, peraltro, che questo Grado non è stato considerato come l’ultimo dello Scozzesismo in Francia, neppure negli anni successivi al 1780 [13].

Pertanto il rituale del XXV Grado, presentato qui sopra, è un rituale completo, con una descrizione minuziosa del Tempio, una Apertura e Chiusura. L’Incontro dei Sublimi Principi, che rivela al recipiendario il Real Segreto è una forma particolare di cerimonia d’Iniziazione. Che in questo Grado non ci sia un Giuramento non è unico: abbiamo avuto la stessa mancanza per i Rosa+Croce. Secondo lo stesso Francken, la sua copia risale al 1783. È questo sufficiente per datare così tardivamente il Grado?

Questi problemi di cronologia sono complessi e senza dubbio non saranno mai definitivamente risolti. Nel sistema parigino, ad esempio, il grado superiore è fin verso il 1755, quello di Cavaliere d’Oriente e questo è soppiantato, a partire da questa data, dal Principe di Gerusalemme. Ciò non implica affatto che i Gradi riconosciuti nel Rito di Perfezione superiori a quest’ultimo, gli siano necessariamente posteriori. Così i privilegi dei Principi di Gerusalemme indicano che devono cedere il passo ai Cavalieri del Sole, ai Kadosh e ai Principi del Real Segreto. E noi sappiamo che il Kadosh risale, al più tardi, al 1760…

È comunque interessante notare che il rituale del XXXIII Grado, copia manoscritta del 1813 dall’originale del 1805, associa decisamente Cavaliere Kadosh e Principe del Real Segreto. Il postulante presenta una petizione nella quale si dice:

“Ardentemente attaccato alla sua gloriosa impresa nel Grado di K.H. [14] e di Principe del Real Segreto…”

Non menziona che questi due gradi associati nel Giuramento e, secondo i Privilegi del Grado, deve far seguire la firma dal titolo di Kadosh, Principe del Real Segreto.

Il manuale Francken elenca esplicitamente con il proprio nome tutti i Gradi del Rito, con la sola eccezione del Principe del Real Segreto al quale dà piuttosto il nome di Nec Plus Ultra.

Anche la genesi del Principe di Gerusalemme, inizialmente considerato come secondo punto del Cavaliere d’Oriente, sembra possibile formulare l’ipotesi che segue:

Alla sua origine e durante tutto il XVIII secolo, il Principe del Real Segreto non era un Grado analogo agli altri ma un titolo portato dai dirigenti del Rito di Perfezione e che supponeva d’essere investito del Grado superiore del sistema.

Probabilmente sarebbe stato, verso il 1768, la continuazione del Principe di Gerusalemme. Ma nella stessa misura in cui il Rito di Perfezione, molto verosimilmente creato da Etienne Morin, Henry Francken e dal piccolo gruppo che essi animavano, si sia sviluppato soprattutto nel Nuovo Mondo, non è sorprendente che il suo Ultimo Grado non sia stato riconosciuto come tale dai responsabili degli altri sistemi.

Tuttavia questa situazione particolare non impedisce che questo Grado possieda un simbolismo proprio..

Questo Grado chiude il Rito di Perfezione con la massima «Spes mea in Deo est» che vale bene tutte quelle che i Liberi Muratori si sono dati in seguito…

Il Rito si estende largamente nel Nuovo Mondo e ritorna anche ad impiantarsi in Inghilterra. Una filiazione continua si stabilisce da Morin l’iniziatore, ai creatori del R.S.A.A.

Verso la fine del XVIII secolo, questi aggiungeranno ai venticinque Gradi del Rito di Perfezione, otto nuovi Gradi. Quattro o cinque deriveranno dal sistema degli Scozzesi Trinitari di Pirlet, un altro verrà dall’Ordine della Stella Fiammeggiante di Tschoudy. Gli ultimi due, anch’essi di origine francese, proverranno dalla Madre-Loggia Scozzese del Contratto Sociale.

Infatti, la più importante innovazione che introdurranno sarà la messa in opera di una struttura amministrativa rigorosa. I poteri di un Supremo Consiglio ne fanno una Potenza Massonica sovrana, centralizzata così come una Obbedienza simbolica. Lo spirito interamente teso verso la ricerca iniziatica degli anni 1740 non avrà più in effetti corso nel XIX secolo…

Ma ciò che è più significativo, è che tutti i Gradi effettivamente praticati dal R.S.A.A.sono direttamente derivati dal Rito di Perfezione. Va tuttavia sottolineato che pur avendo i Gradi Amministrativi un contenuto iniziatico, esso resta lettera morta perché i titolari di questi Gradi non si riunivano praticamente mai, se non per cerimonie di installazione.

 

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Note

1. Il XIV Grado. Allora si parlava spesso di Grande Scozzese. (torna la testo)

2. In francese nel manoscritto. (torna la testo)

3. In inglese, registred prentice. (torna la testo)

4. In inglese yellow of de craft. (torna la testo)

5. Genesi 4, 20-24. (torna la testo)

6. Intendete con ciò i Venerabili e loro solamente… (torna la testo)

7. Rimpatriato da Santo Domingo, Hacquet negoziò, nel 1803, l’assorbimento del Rito di Perfezione da parte del Grande Oriente. Egli non sembrava allora conoscere il XXXIII Grado… (torna la testo)

8. Il tono aggressivo di Mathéus conferma, se ce n’era bisogno, l’ostilità di cui fu vittima Morin da parte di alcuni Fratelli di S. Domingo. (torna la testo)

9. Questo fu molto probabilmente il primo al mondo… (torna la testo)

10. Ciò che conferma la rottura dei legami di subordinazione con l’Europa. (torna la testo)

11. Claude-Antoine Thory, Acta Latomorum, Slatkine Reprints, Parigi (1980), ristampa dell’edizione del 1815, p. 76. (torna la testo)

12. Paul Nodon, op. cit., p. 423. (torna la testo)

13. Paul Nodon, op. cit., p. 123. (torna la testo)

14. Leggi Kadosh. (torna la testo)

Il Principe del Real Segretoultima modifica: 2010-06-27T15:56:00+02:00da giovannisantoro
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