Entrare in Massoneria

La Massoneria è la più antica e autorevole organizzazione iniziatica occidentale, i cui meriti storici sono del tutto incommensurabili. Salvi i limiti del fallace giudizio umano, si è sempre sforzata di accogliere nelle sue file uomini  liberi e di buoni costumi, pronti a infondere generosamente le proprie energie per il bene e il progresso dell’umanità.
VITRIOLMoltissime persone si sentono attratte dalla Massoneria, ma ben pochi sarebbero in grado di spiegarne il motivo. Non può essere diversamente da così, perché le energie custodite e trasmesse nell’ambito di un’organizzazione iniziatica non appartengono all’ambito razionale. Allo stesso modo, non si può descrivere a parole la corrente elettrica: si possono descrivere le modalità per cui essa si crea e si trasmette, ma non di più.
Di conseguenza, ogni tentativo di spiegare a parole la propria vocazione massonica è destinato a risolversi in un travisamento della realtà: per questo, se un aspirante Massone si ostina a voler dimostrare la propria idoneità mostrando di aver studiato molto la Massoneria e di conoscerla bene, questo comportamento viene tradizionalmente considerato un segnale negativo.
Non ha senso, d’altra parte, nemmeno il “proselitismo massonico”, una pratica che tutti i principali teorici dell’Istituzione condannano concordemente; per quanto oggi – a cospetto dell’accanimento mediatico che a intervalli regolari si scatena contro la Massoneria – sia ormai accettata l’idea che i Massoni abbiano perlomeno il diritto di difendersi dai loro calunniatori, il che comprende anche il tentativo di fornire all’esterno un’immagine il più possibile corretta della realtà massonica.
La Massoneria infatti viene spesso presentata come una società segreta volta al conseguimento e al controllo del potere, e questo ha sempre solleticato la fantasia di chi – a fronte della constatazione che le cose del mondo non vanno per il verso giusto, e in particolare all’impotenza del comune cittadino nella suo rapporto con i “poteri forti” – prova la sensazione che le forze all’opera per plasmare il suo destino siano ben diverse da quelle comunemente note, e si sforza di rappresentarsene il funzionamento mettendo insieme le scarse notizie a sua disposizione.
La mia idea è che queste persone dovrebbero dedicarsi allo studio del marxismo, che spiega esaurientemente come funzionano le cose sul piano della realtà oggettiva senza bisogno di immaginarsi nessun complotto; l’ipotesi complottista, però, si adatta meglio alla struttura della mente umana, che è costituita da un sottile velo di consapevolezza precariamente teso su un abisso di pulsioni a noi stessi ignote. Per questo molti proiettano la paura nei confronti del proprio inconscio fuori di sé, supponendo che mostri analoghi a quelli che si agitano nella loro anima si annidino nel sociale.
Per chi è vittima di questa illusione, “Massoneria” è uno dei mille nomi di un universo mostruoso, nebuloso e immaginario, nel quale individui potentissimi si riuniscono secondo misteriosi rituali in segreti cenacoli per tirare le fila del mondo e decidere spietatamente dei nostri destini. E’ ben difficile che a chi pensa in questo modo venga mai in testa di investigare seriamente riguardo alla natura di tali associazioni; quindi per loro la Massoneria, i Cavalieri di Malta, i Templari, l’Opus Dei, la Mafia, Gladio e così via saranno sempre tutt’uno.
Le possibili scelte del complottista sono due: o odiare la Massoneria con tutta l’anima, dedicandosi a bersagliare i blog di infimo ordine con post anonimi che esortano al linciaggio dei Massoni, o fare carte false per entrarci, nella convinzione che questo significherà in qualche modo entrare a far parte di quella rete occulta di potere che odia e brama.
Sono molte le persone di questo genere che chiedono di essere iniziate, e tanto forte è la loro torbida volontà che in molti casi – ahimè – ci riescono. Mi piacerebbe che nessuno dei miei lettori appartenesse a questa categoria, ma temo che la mia sia soltanto una pia illusione.
Le risorse della Massoneria, però, sono insospettabili, ed è possibile che anche il più somaro dei complottisti possa col tempo trasformarsi in un decente Massone: gli occorre solo di rendersi conto che i suoi assurdi pensieri sono un sintomo del bisogno di risolvere il proprio caos interiore, e che entrando in Massoneria è capitato nel posto giusto per farlo.
Complottisti a parte, ci sono molte altre categorie di persone che si avvicinano alla Massoneria sulla base di congetture errate, sebbene in molti casi innocenti: chi per avere un aiuto nella carriera, chi per conoscere persone importanti, chi per essere accolto in certi ambienti, concludere affari eccetera.
Se i portatori di questi propositi sono persone eticamente inadeguate, il loro intercorso con l’istituzione massonica sarà senz’altro breve. Invece in molti casi si tratta di persone equilibrate, che quando si trovano al cospetto di una realtà ben diversa da quelle che erano le loro aspettative, reagiscono nel modo migliore: si incuriosiscono, si interessano, si appassionano, imparano le regole e diventano col tempo bravi Massoni.
Con l’avanzare dell’età, il loro interesse si radica più profondamente, e molti di loro sono destinati a ingrossare le file di quello “zoccolo duro” di massoni appassionati ed entusiasti, che alle iniziazioni prendono la parola per dare il benvenuto al nuovo Apprendista con un discorsetto più o meno così:

 

Neofita, questa sera ho rivissuto la mia iniziazione di molti anni fa. Il lavoro per sgrossare la mia pietra grezza incominciò nel momento in cui ho preso con la mano destra il martello e con la sinistra lo scalpello e ho dato i primi colpi, come sotto la guida del Maestro delle Cerimonie tu hai fatto ora.

In questo momento tu provi di sicuro una gran confusione, ma un giorno realizzerai pienamente la grande fortuna che ti è capitata. Anch’io non ero quello che tu vedi oggi, e spesso mi accade di chiedermi: non fosse per la Massoneria, cosa sarebbe stato della mia vita?
Per questo sono felice che un nuovo anello oggi  si sia aggiunto alla nostra fraterna catena. Ti auguro buon lavoro e una lunga e fruttuosa vita massonica.

 

Dal punto di vista statistico, chiedono di entrare in Massoneria persone di ogni genere: da umili operai o impiegati a grandi politici e finanzieri, da chi sa a stento computare il proprio nome a intellettuali che sono stati il faro della loro epoca. E’ famosa la frase di quel Presidente americano che, invitando un Fratello a visitare la sua Loggia, aggiunse con soddisfazione abbiamo un ottimo Maestro Venerabile, è il mio giardiniere; ma si tratta di una fama indebita, perché in Massoneria queste situazioni sono all’ordine del giorno.
A dire il vero, accade qualche volta che il motto se tieni alle distinzioni umane esci, qui non se ne conoscono sia disatteso e calpestato: i Massoni sono pur sempre uomini, e talvolta si lasciano abbagliare dalla ricchezza, dalla cultura e dal successo, per cui è possibile trovare in posizioni elevate personaggi che altri meriti non hanno se non il rango sociale, una facile loquela e una dose spropositata di vanità. In casi estremi, può anche verificarsi la deprecabile evenienza che un profano venga respinto perché considerato socialmente inadatto.

La mia personale opinione è che la selezione dei candidati in base al censo sia una vera e propria violazione dei landmarks, e che – qualora accertata  – chi ne è responsabile dovrebbe essere perseguito; d’altra parte, ogni Loggia è sovrana, e ogni tentativo esterno di influenzare le sue scelte in questo campo costituirebbe una violazione ancora più grave.

Problemi di questo genere si verificano, in linea di massima, più frequentemente nelle Logge di indirizzo sociale piuttosto che in quelle di indirizzo esoterico. Più volte nei miei articoli sono ritornato su questa grande distinzione binaria che è del tutto ufficiosa, in quanto nell’ambito di un Ordine massonico tutte le Logge ufficialmente sono uguali e praticano gli stessi riti; in pratica, però, gli interessi personali dei Fratelli che compongono una Loggia si possono orientare verso argomenti diversi, e se la maggior parte di questi può essere ricondotta all’azione della Massoneria nel sociale, c’è invece una minoranza di Logge interamente dedita a sviscerare il simbolismo massonico (o esoterico in generale), presso le quali nessuno avanzerà eccezioni che prendano le mosse dal rango sociale del candidato, purché questi si dimostri sinceramente propenso a collocare la propria azione entro l’ambito di studi che è proprio della Loggia stessa.

Se siete già appassionati di esoterismo, prima di presentare la domanda è senz’altro opportuno assicurarvi che la Loggia da voi scelta sia di indirizzo esoterico; se invece non lo siete, ma approfondire questo genere di studi non vi dispiacerebbe, tenete presente che una Loggia esoterica offre spesso la possibilità di entrare in Massoneria anche a chi “non è nessuno”; e una volta che ne farete parte, nessuno si sognerà di guardare a voi come un Fratello …di serie B, perché i membri delle Logge “esoteriche” sono generalmente benvoluti da tutti.

Constaterete anzi che, quanto più un Massone è… trafficone e intrallazzatore – ovvero incline a servirsi dell’Istituzione per i suoi interessi personali – tanto più ostenterà nei confronti degli “esoterici” rispetto e simpatia. Questo non solo per costituirsi un …alibi culturale, ma credo anche per un segreto complesso di colpa: gli “esoterici”, con la loro purezza intellettuale e la loro onestà, sono quello che lui non è, ma che gli sarebbe piaciuto essere.

L’aspetto negativo dell’appartenenza a una Loggia “esoterica” è che, certe volte, avrete la sensazione di essere un po’ tagliati fuori dal “grande giro” e dalle …lotte per il potere, in quanto i grandi temi che agitano la vita di un Ordine massonico sono generalmente trattati in queste Logge in modo marginale e con scarso attaccamento: tenete presente tuttavia che, una volta entrati, potrete recarvi come visitatore in tutte le Logge che volete, o addirittura lasciare la Loggia che vi ha iniziato ed entrare a far parte di un’altra più affine ai vostri interessi, anche se questa viene considerata una scelta un po’ estrema.

Un altro fattore di cui dovete sempre tenere conto è che in Massoneria la gerarchia apparente non coincide con quella reale. Non sto dicendo che esista una gerarchia segreta nota solo agli alti livelli, come vorrebbero i complottisti (quella proprio non c’è), ma che è vero quanto i Massoni ripetono spesso ai giornalisti senza essere creduti: ovvero che un titolo di Venerabile, “Trentatrè” o Gran Vattelapesca per quanto riguarda il “potere” della persona non dice molto, si tratta di definizioni strettamente pertinenti all’ambito rituale.

La gerarchia reale – in Massoneria come in politica e, a ben guardare, in tutte le forme di aggregazione umana – si rimodella ogni giorno nella forma di legami spontanei tra persone affini; questi legami possono talvolta raggiungere le dimensioni di un’estesa rete, in grado di far sentire potentemente la propria influenza tanto nell’ambito dell’Istituzione quanto – in certi casi – anche a livello sociale. Nell’ambito di tali gruppi, ogni persona ha la possibilità di esercitare la propria influenza in base al suo talento, senza nessun bisogno che il suo “potere” sia necessariamente supportato da titoli altisonanti, emblemi o decorazioni.

Come ho già detto, il principale requisito richiesto a chi voglia entrare in Massoneria è di essere un uomo libero e di buoni costumi. Questa famosa e abusata definizione va riferita alla disposizione interiore del Massone: nessuno sarà iniziato se mostra di essere asservito a pregiudizi, fanatismi e passioni, e per quanto riguarda i buoni costumi piuttosto che verificare se avete preso una multa con l’autovelox si guarderà alla vostra capacità di rapportarvi con gli altri in modo schietto e positivo (anche se un certificato penale vi sarà comunque richiesto).

Perché l’approccio del profano con l’Istituzione sia coronato dal successo, la prima cosa necessaria è che non vada allo sbaraglio buttandosi in pasto ai primi sedicenti Massoni che trova lungo il cammino: per chi opera in questo modo, il rischio di delusioni è alto. E’ bene piuttosto documentarsi attentamente su… cosa offre il mercato, facendoci nel contempo un’idea riguardo al tipo di esperienza che vogliamo vivere e dove la possiamo trovare.

Non voglio dire che sia possibile prevedere tutto ciò che vi accadrà: vista dall’interno,  la vera Massoneria è sempre molto diversa da come appare da fuori, e le sorprese non mancheranno. Ma se vi regolate così, le vostre possibilità di insuccesso saranno più limitate.

Una volta, l’unico modo possibile per entrare era conoscere personalmente qualcuno che già fosse Massone. Oggi invece si possono trovare in rete i siti di numerosi Ordini e anche di singole Logge, quindi chiunque può inoltrare una richiesta tramite internet a una  Loggia, o meglio all’Ordine da cui si sente attratto.
E’ molto importante valutare attentamente questa scelta: le pagine web si assomigliano tutte, ma le organizzazioni retrostanti sono ben diverse tra loro. E’ facile che il profano, abituato a figurarsi “la Massoneria” come un’unica entità, sottovaluti o addirittura ignori il fatto che esistono decine se non centinaia di Ordini massonici completamente indipendenti l’uno dall’altro, spendendo tempo e denaro per poi ritrovarsi intruppato nelle file di un’organizzazione non rispondente alle sue aspettative.
Per superare questo scoglio, è necessario innanzitutto chiarirsi le idee sulle tre fondamentali definizioni di Loggia, Ordine e Rito.

  1. Una Loggia è un gruppo di Massoni che si riuniscono abitualmente insieme.

  2. Gli Ordini (o Obbedienze o Orienti – questi tre termini con la “O” vengono usati più o meno come sinonimi) sono libere federazioni di Logge, che godono del reciproco diritto di visita e si sono date una struttura amministrativa comune. In ogni nazione massonica può essere presente un solo Ordine o molti, ma un solo Ordine per Stato gode del riconoscimento internazionale.

  3. Riguardo ai Riti, la persona che vuole entrare in Massoneria per il momento li può ignorare, perché sono organizzazioni aperte ai soli Maestri.

Nella pratica, la comprensione da parte del profano di queste tre categorie è complicata da eccezioni e incongruenze: per esempio, anche le Logge lavorano secondo certi “riti” (con la “r” minuscola, ma una maiuscola per sbaglio ci può scappare), quindi se trovate in rete la pagina di una Loggia “di rito scozzese” non scartatela, quella vi può accogliere;  se invece vi imbattete nel sito del Rito Scozzese Antico e Accettato, quello NON vi può accogliere perché non siete ancora Maestri. Un’eccezione a questa regola è costituita dal Rito Scozzese della Gran Loggia d’Italia; a proposito, le Gran Logge NON sono Logge, ma Ordini…

Comunque, se scartando i casi dubbi tenete a mente le tre distinzioni fondamentali (ve le ripeto ancora: Loggia, Ordine/Obbedienza/Oriente e Rito), dopo un pomeriggio passato a spulciare le pagine web della Massoneria comincerete senza dubbio a capirci qualcosa, e molte cose che ora vi sembrano confuse appariranno più chiare.
Adesso potete scegliere l’Ordine che fa per voi. I principali in Italia sono tre: il Grande Oriente d’Italia (GOI), la Gran Loggia d’Italia (GLDI) e la Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI). Tutti gli altri in cui potrete imbattervi sono molto piccoli e presenti su aree geograficamente ristrette.
Non vorrei suggerire l’idea che i piccoli Ordini non “lavorino bene”: anzi spesso lavorano meglio dei grandi, ce ne sono di piccolissimi cui va ascritto il merito di aver salvato antiche forme rituali che senza di loro sarebbero andate perdute; però nell’ambiente dei “formaggiai” (così i Massoni dei grandi Ordini chiamano scherzosamente i Fratelli dei piccoli Ordini) si può trovare tutto e il contrario di tutto, da  “Massonerie” interamente dedite all’esoterismo a quelle votate agli affari o ad altro, e qualcuna di esse ogni tanto assurge agli onori della cronaca nera (purtroppo, a causa di carenze legislative, in Italia nulla impedisce a un qualsiasi gruppo di persone di costituire un’associazione e qualificarsi Massoni).
In linea di massima, per i piccoli Ordini vale ancora l’antica regola di entrarci soltanto se si ha già un amico dentro, che possa spiegarci in modo esauriente di cosa si tratta.
Riguardo ai tre Ordini principali, i loro siti web sono sicuramente attendibili e potranno fornirvi un’esauriente documentazione riguardo a ciascuno, permettendovi di farvi un’idea delle loro caratteristiche.
E’ bene comunque ricordare che ciascuno di essi comprende un gran numero di Logge molto diverse tra loro, le quali non necessariamente condividono l’impostazione generale dell’Ordine: si dice per esempio che la GLDI sia più incline all’esoterismo rispetto al GOI, ma in una Loggia della GLDI i cui membri sono in maggioranza commercianti di automobili è probabile che si parli più di automobili che di esoterismo (anche se in modo ben più interessante che in un autosalone), mentre di esoterismo se ne parla parecchio e bene in numerose Logge esoteriche del laico GOI.
La sola cosa riguardo alla quale troverete i siti ufficiali piuttosto reticenti è il discorso sulla regolarità dei tre Ordini, cui ho già accennato in un articolo specifico di questa rubrica [Sul concetto di regolarità massonica]. Per dirla in breve: la GLRI è attualmente depositaria del riconoscimento della Gran Loggia d’Inghilterra, che ne fa il solo Ordine massonico italiano riconosciuto a livello internazionale. Il GOI, tuttavia (che è di gran lunga il più grande e importante dei tre; anzi è, si può dire, LA Massoneria italiana per eccellenza) è da tempo in trattativa per la restituzione del riconoscimento che gli è stato ritirato nel 1993, e si prevede che presto lo riotterrà.
Quanto alla GLDI, avendo scelto di accogliere nelle sue file anche le donne non può aspirare a essere riconosciuta come Massoneria ufficiale; essa aderisce quindi al coordinamento mondiale delle Massonerie “irregolari” (è bene precisare che il criterio di regolarità di cui stiamo parlando NON si riferisce alla trasmissione iniziatica, che è valida per tutte e tre le organizzazioni, bensì soltanto a quanto concerne le condizioni per il riconoscimento internazionale), il che la pone in contatto con un numeroso e variegato arcipelago di organizzazioni minoritarie di grande interesse dal punto di vista storico ed esoterico.
Scelto che avrete l’Ordine di vostro gusto, lo potrete contattare direttamente per lettera o e-mail. Da questo punto in avanti, le procedure possono essere diverse: il percorso che traccio qui di seguito è quello standard, dal quale tuttavia i singoli Ordini si possono discostare.
Un Fratello della città da cui proviene la richiesta sarà incaricato di contattare il profano (cioè voi); questa persona sarà d’ora in poi il vostro “presentatore”. Verrà a cercarvi, e se l’impressione che gli farete sarà positiva vi farà compilare la domanda, che lui stesso presenterà alla Loggia che ritiene più adatta alla vostra natura, o (come più spesso avviene) alla sua stessa Loggia di appartenenza.
La domanda viene letta in Loggia, e se tutti i Fratelli sono d’accordo nel portarla avanti il Maestro Venerabile dà incarico a tre Fratelli di tegolare il profano: ovvero avvicinarlo e avere a loro volta un colloquio con lui.
Ripeto ancora: non è importante che il profano, nel corso di tali colloqui, dia prova di una buona conoscenza della Massoneria. E’ più importante che dimostri umiltà, rettitudine e buone capacità di relazionarsi positivamente con gli altri.
I tre Fratelli scrivono poi una relazione che si chiama sindacanza; anche questa viene sottoposta alla Loggia, e se le informazioni sono buone il Maestro Venerabile dà via libera al Segretario per istruire la pratica.
Rientra in scena a questo punto il Fratello presentatore, che invita il profano a procurarsi i documenti richiesti, riscuote la somma necessaria per organizzare l’iniziazione (detta capitazione) e consegna il tutto al Segretario. Questi mette i documenti in una busta e li inoltra alla casa madre, dalla quale – secondo tempi e modalità che variano da un Ordine all’altro – ritornerà alla Loggia il brevetto timbrato e vistato per il futuro Apprendista.
Il Fratello presentatore avverte il profano di prepararsi, perché l’iniziazione è vicina. La sera stabilita lo conduce alla casa massonica, e dal momento in cui la porta di questa viene spalancata il suo compito è finito: la guida delle operazioni sarà d’ora in poi affidata al Fratello Esperto, che per prima cosa conduce il neofita a uno stanzino.
Se la Loggia lavora con il rituale scozzese, questo piccolo locale è detto Gabinetto di Riflessione: è qui che il neofita – nelle parole di Oswald Wirth – riceverà  il primo insegnamento massonico: per imparare a pensare, occorre esercitarsi nell’isolamento. Vi si perviene rientrando in se stessi, guardando dentro senza distrarsi con quanto avviene fuori.

Il Fratello Esperto si rivolge al neofita e gli dice:

 

Signore, é qui che voi subirete la vostra prima prova che gli antichi iniziati chiamavano: “La prova della Terra”. Per questo scopo é indispensabile che voi vi stacchiate da tutte le illusioni ingannevoli e, per rendervi sensibile materialmente a quello che deve realizzarsi in voi spiritualmente, vi prego di darmi quello che avete su di voi di prezioso, in particolare tutti gli oggetti di metallo che simbolizzano lo splendore ingannevole.

Il neofita gli consegna i metalli: ovvero l’orologio, il portafoglio, tutto il denaro che porta indosso e ogni altro eventuale oggetto di metallo, proprio come avviene all’ingresso della zona transiti di un aeroporto.

 

Ora, Signore, sarete abbandonato a voi stesso, nella solitudine, nel silenzio e con questa flebile luce. Gli oggetti e le immagini che si offrono al vostro sguardo hanno un senso simbolico e vi inciteranno alla meditazione.

Questa tomba é il luogo della vostra morte filosofica. Voi redigerete un Testamento rispondendo per scritto ai tre quesiti che sono posti su questo foglio e formulando, di seguito, le vostre ultime volontà. Noi ritorneremo per ritirarle al momento opportuno.

 

Lasciato solo al fioco lume di una candela, il neofita comincia a guardarsi intorno. Si trova in uno stanzino dai muri pitturati di nero, il cui arredamento varia a seconda della tradizione in uso presso le varie Obbedienze.  In linea di massima, sulle pareti si possono trovare raffigurati:

  1. uno Scheletro. Allude alla spoliazione che si deve compiere su sé stessi, raffigurata anche nella consegna dei metalli: per rinascere veramente, l’iniziato deve alleggerirsi delle impurità e degli errori della vita profana.

  2. una Clessidra (raffigurazione di Saturno e quindi simbolo del Tempo, invito alla Pazienza ed alla Tolleranza);

  3. un Gallo (il risveglio delle forze, l’azione, l’elemento Fuoco; la fine della notte ed il trionfo della Luce sulle Tenebre).

 

Questi tre simboli insieme raffigurano il ciclo perenne ed immutabile della vita.
Inoltre la formula ermetica V: . I : . T : . R: . I : . O : . L : . , Visita Interiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem:
visita l’interno della terra, e seguendo la retta via scoprirai la pietra segreta (presso un’Obbedienza minore di ispirazione occultista la formula è VITRIOLUM, con l’aggiunta: Unicam Medicinam).
Sono anche impresse queste frasi:

 

Se la curiosità ti ha condotto qui, vattene.
Se temi di mettere a nudo i tuoi difetti, starai male tra noi.
Se sei capace di dissimulazione, sarai scoperto.
Se tieni alle distinzioni umane, esci: qui non se ne conoscono.
Se la tua anima ha provato spavento, non andare oltre.
Se perseveri sarai purificato dagli Elementi, uscirai dall’abisso delle Tenebre e vedrai la Luce.

 

E’ questo il viaggio agli Inferi, le cui analogie con la prima fase della Grande Opera offrono validi argomenti a chi sostiene l’identità tra il concetto massonico di pietra cubica e la Pietra dei Filosofi. Sul  tavolino messo a disposizione del neofita per la stesura del Testamento, si trovano disposte tre piccole coppe che contengono i tre elementi del ternario ermetico:

 

Zolfo (energia espansiva o centrifuga, che parte dal centro d’ogni essere – nel simbolismo del Tempio massonico, la colonna J);

 

Mercurio (energia centripeta – la colonna B): nel Gabinetto di Riflessione viene rappresentato con della sabbia di mare, e a proposito di questa sostituzione molto è stato scritto. C’è chi sostiene che la ragione principale vada ricercata nel fatto che la sabbia di mare è sterile, a significare che la rinascita innescata dall’iniziazione non concerne il piano fisico; da parte mia, sarei piuttosto incline a scorgere un collegamento tra il mare come fonte della vita organica e il concetto hegeliano di antitesi, ovvero la percezione illusoria della realtà in forma frammentata (i granelli – le forme innumerevoli della vita) che l’iniziazione consente di trascendere e superare.

 

Sale (equilibratore delle due energie citate mediante il principio della cristallizzazione, parte solida dell’essere – sintesi).

Sul tavolino è anche disposta la Candela accesa, infilata in una Bottiglia di cristallo verde: evoca il simbolo della Luce che splende nelle Tenebre. C’è anche un Teschio, uno Specchio, del Pane raffermo e una brocca d’Acqua; questi ultimi richiamano il concetto dell’Essenzialità, atta a soddisfare i bisogni della vita materiale.
Dopo aver riflettuto su tutti i simboli che gli stanno intorno, il profano ha a sua disposizione una penna e un foglio per scrivere il suo Testamento, ovvero rispondere a queste tre domande in una:

 

Quali ritiene che siano i suoi doveri verso Dio, verso sé stesso e verso i suoi simili?

 

Il Testamento non è una semplice formalità: soltanto dopo la sua lettura e approvazione da parte dei membri della Loggia si potrà definitivamente votare l’ammissione nel Tempio del nuovo Fratello, dando così inizio al vero proprio rito d’iniziazione. Ma sulla soglia del Tempio, io devo lasciare il lettore.

 

Daniele Mansuino
(con la collaborazione di Giovanni Domma)

articolo pubblicato su:

 http://www.riflessioni.it/esoterismo/entrare-in-massoneria-4.htm

Entrare in Massoneriaultima modifica: 2009-02-01T17:05:00+01:00da giovannisantoro
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